La nostra sezione di Reggio Emilia

La Sezione di Reggio Emilia nasce subito dopo la costituzione dell’Associazione a livello nazionale. L’ Anmic di Regio Emilia ha avuto ed ha funzioni di rappresentanza e di tutela degli interessi morali e materiali dei mutilati ed invalidi civili. La rappresentanza e la tutela si estende ad ogni necessità di tutte le persone con disabilità, collaborando con gli enti e le istituzioni pubbliche e private in ordine all’assistenza economica, sanitaria, alla formazione, qualificazione e riqualificazione professionale della categoria ed alla promozione di iniziative per assicurare il diritto al lavoro degli invalidi civili.
In generale, promuove azioni per la dignità e la qualità della vita delle persone con disabilità.
La Sezione di Reggio Emilia ha sempre partecipato attivamente alle manifestazioni a carattere nazionale per la conquista e la tutela dei diritti fondamentali delle persone invalide. Diritti che riguardano soprattutto il riconoscimento delle risorse e del sostegno per la persona che ne abbisogna e per la famiglia.
Questo spirito è stato mantenuto negli anni contribuendo alla formazione dello Stato sociale italiano attraverso leggi di settore o dedicate che hanno dato dignità agli invalidi e alle persone disabili (lavoro, barriere architettoniche, pensionistica, assistenza, ecc.).
Quindi, gli obiettivi che si prefigge l’Anmic di Reggio Emilia riguardano sia l’ottenimento di leggi che tutelino gli invalidi, sia l’applicazione delle leggi in modo consono, in modo che la qualità della vita sia una realtà accessibile a tutti e non solo a pochi.
 
Le Principali Tappe del ANMIC Nazionale
 
28 marzo 1956 Fondazione ANMIC
1961 Roma Prima marcia  del dolore con cui migliaia di invalidi convenuti a Roma rivendicarono  il diritto di uguaglianza e di riconoscimento della categoria
1962 Il Parlamento  approva la legge 1539 che riconosce ufficialmente il diritto  dell’Associazione di rappresentare gli invalidi civili
1964 Seconda marcia del dolore
1965 Il Parlamento con  la legge 458 riconosce all' ANMIC la qualifica di Ente di diritto pubblico conferendo altresì la tutela giuridica della categoria.
1966 Si ottenne la  legge 625 che disciplina l’erogazione delle provvidenze economiche e  sanitarie in favore della categoria degli invalidi civili
1968 Terza marcia del dolore con uno storico sciopero della fame davanti al Parlamento durato 10 giorni
1971 Emanazione della  legge 118 che disciplina le provvidenze sanitarie ed economiche in  favore degli invalidi civili estensibili anche agli invalidi psichici in  età evolutiva prevede altresì l’abbattimento delle barriere  architettoniche.
1980 Approvazione di  due leggi di grande rilievo storico: la legge n. 33 con il collegamento  del reddito alla erogazione pensionistica – legge 18 sulla indennità di  accompagnamento ai gravi
1995 Manifestazioni  contro l’art. 5 della legge finanziaria, poi soppresso, che prevedeva il  collegamento del reddito all’erogazione dell’indennità di  accompagnamento
1997 Nasce la FAND, Federazione tra le Associazioni nazionali dei disabili composta da ANMIC, ANMIL, ENS, UIC, UNMS
2007 Il Governo Italiano ratifica la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità
2008 Si raccolgono  firme per attivare una proposta di legge di iniziativa popolare   promossa dall’ANMIC che equipari le pensioni degli invalidi civili alle  pensioni minime.
2016 Si celebra, nella  Sala della Regina di Montecitorio, il 60° anniversario della fondazione  ANMIC, che vede conferita la medaglia del Presidente della Repubblica  all’evento con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei  Ministri, della Presidenza della Camera e del Senato.
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